Muddy River Nightmare Band Official Website
Muddy River Nigtmare Band Who Will Be The Lucky Pierre Cover
Artist: Muddy River Nightmare Band
Location: Portland, U.S.A.
Line-up:

K (guitar, vocals), Dirty J (guitar, vocals), Bunty (bass, vocals), Liable (drums)

Album: Who Will Be The Lucky Pierre
Label & Pubblication Year: Last Chance Records, 2004
Tracklist:

Tri-Cities Death Pact / Big Men Of Rock'n'Roll / The Ass You Kiss May Be Your God / Revenge Of The Surf Zombies / Standard & Poor / Hot Mama / Baggage Handler / Dirty Lies / Super Barrio Gomez / Sacramental / True American FreakShow / Muddy River Nightmare Band / I Love Lucky Lager

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Da Portland arriva Last Chance Records, l'ultima delle ultime possibilità, dato che esistono più labels con tale denominazione che Rossi in Italia... forse un'etichetta per rockers allo stadio terminale, con una bomba ad orologeria fra le mani e 10 secondi per stampare un full-length. Forse... perché la realtà è che di Last Chance Records ne so veramente poco, anzi assolutamente nulla: niente sito internet (o almeno non l'ho trovato!), niente press kit dettagliato, ma solo un paio di CD che il postino infila per caso nella buca sgangerata targata The Rock Explosion, durante una fredda e piovosa giornata lombardo siberiana. Ed il bello è proprio questo, perché così a parlare è solo la musica, e per l'esattezza è il rock'n'roll della Muddy River Nightmare Band (loro il sito internet ce l'hanno per davvero, anche se nel visitarlo puoi giusto pensare di essere finito allo Zelig del rock'n'roll!) che con questo "Who Will Be The Lucky Pierre?" impazzano a manetta aperta nei miei timpani a ciclo ininterrotto da un periodo piuttosto lungo. Sarà che se si sa di avere l'ultima chance prima di finire nel più profondo nulla, si cerca sempre di tirare fuori qualcosa per sfuggire al più presto a questa situazione, sarà che il rock'n'roll ha urgenza di incontrare gente che un futuro non ce l'ha e se lo deve creare facendo un gran fracasso, sarà che la fame di fama e le tasche leggere aiutano l'ingegno o sarà semplicemente che questa Muddy River Nightmare Band suona alla grande quello che per me è tanto profano da essere diventato culto. Garage, punk, rock'n'roll, spirito e sudore, si concentrano in una botta di vita, e così, mentre la gradazione alcolica sale, i nostri rileggono l'insegnamento dei mostri sacri ed è scacco matto con il jack servito! Perchè "Big Men Of Rock'n'Roll" deraglia come se i Rose Tattoo avessero incontrato Lemmy e compagnia briscola durante una di quelle notti spese su di un palco, di quelle che né gli artisti né i fans si scordano facilmente. Se poi non vi basta c'è pure la furia di "The Ass You Kiss May Be Your God" o la tenebrosa verve ai limiti dello psychobilly di "Revenge Of The Surf Zombies", che corre via fra inserti di tastiere da brivido e un miscuglio fra Misfits e Cramps. "Hot Mama" è una maledetta ed impazzita danza garage della durata di poco più di un minuto. I ritmi non tendono a rallentare, qui tutto corre al limite, tutto è tirato a canna, al massimo e così arriva pure la folle "Sacramental": versi parlati rubati ai primi Dictators, ritornello con il tormentone e trashy appeal da vendere a quintali nella bancherella dell'antiquariato di valore. Apri il libretto interno e vi ritrovi tre pazzi, ricoperti di lattine di birra, infilati in una vasca da bagno trasformata in una sorta di auto con carrello spesa annesso, con il quarto fuoriuscito dalla clinica d'igene mentale intento nella guida e, per l'occasione, abile nella fermata alla pompa di benzina più vicina. Tanto validi quanti matti da legare, tanto per rispettare le proporzioni che vedono il genio andare a pari passo con la pazzia, ma se volete un consiglio non perdete l'occasione di fare il pieno con il rock'n'roll di questa Muddy River Nigthmare Band. Ora tocca a voi non perdere l'ultima corsa per il paradiso del rock'n'roll, o forse l'inferno o scegliete voi il luogo nel quale vi sentite più a vostro agio. Mi raccomando, state bene attenti a non dimenticare il PC portatile munito di GPRS per non perdere i contatti con il mondo reale: quello di The Rock Explosion ovviamente!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi
Vote: 7,5